Chi sono

Sono nato a Roma nel 1979. Fin da piccolo ho avuto una naturale inclinazione per le storie: quelle lette, ascoltate, vissute. Ho trascorso l’infanzia tra partite di basket, fumetti, romanzi, film e dischi rock, coltivando una curiosità viva per tutto ciò che avesse a che fare con l’immaginazione e il linguaggio. Dopo il Liceo Classico ho proseguito gli studi universitari laureandomi prima in Filosofia e poi in Scienze Storiche, con il massimo dei voti (110 e lode). In quegli anni, accanto allo studio, è maturata una passione che avrebbe segnato profondamente il mio percorso: il teatro.

La mia formazione teatrale è avvenuta fuori dai canoni accademici, attraverso un lavoro mirato con singoli maestri. Dal 2011 al 2014 ho studiato con Gennadi N. Bogdanov, approfondendo la Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d, un metodo che esplora il corpo come strumento scenico, dinamico e consapevole. Parallelamente, dal 2011 al 2017, ho intrapreso un lungo percorso di studio sull’Arte della Parola, diplomandomi con Paolo Giuranna e Marialucia Carones. Questo lavoro sulla voce – intesa non solo come tecnica ma come veicolo poetico e narrativo – è diventato uno dei cardini della mia ricerca artistica.

Accanto al lavoro d’attore, la scrittura ha sempre occupato un ruolo centrale. È nata durante gli anni del liceo, con poesie d’amore e racconti brevi, e si è trasformata nel tempo in una vera e propria attività professionale. Ho pubblicato quattro libri con piccole case editrici. L’ultimo, Poesie pe campà mejo (Eretica Edizioni, 2025), è una raccolta di racconti in versi in dialetto romano, dove uomini e animali si muovono tra ironia, malinconia e umanità. Scrivere è per me un modo per restituire voce a ciò che spesso resta ai margini: dettagli, silenzi, sguardi.

Come drammaturgo e regista, ho scritto e diretto diversi testi teatrali. Nel 2018 è andato in scena Drumul, un monologo interpretato da Marius Bizau e presentato all’Altrove Teatro Studio di Roma. Lo spettacolo ha ricevuto un’ottima accoglienza, confermando la forza di una scrittura essenziale e radicata nel presente. Nel 2022, sempre all’Altrove, ho portato in scena Novilunio, un nuovo monologo da me scritto e diretto, con Giorgio Carosi. Entrambi i lavori nascono da un’urgenza narrativa e da un desiderio di esplorare l’interiorità attraverso la parola scenica.

Dal 2012 porto avanti con continuità l’attività di insegnamento teatrale, rivolta in particolare a studenti delle scuole superiori e giovani adulti. Il mio format “Colpi di scena” è pensato per offrire un’esperienza teatrale completa, che unisca tecnica, creatività e riflessione. Collaboro con diverse realtà culturali e associative tra Roma, Viterbo (Compagnia Tetraedro) e Lucca (Tenuta dello Scompiglio), cercando di costruire spazi in cui il teatro sia strumento di crescita, ascolto e trasformazione.

Il filo conduttore di tutto il mio lavoro è la parola: da leggere, da scrivere, da dire. È il centro della mia ricerca artistica, il punto di incontro tra pensiero e voce, tra corpo e racconto. Per questo “Lorenzo legge” non è solo un nome, ma un progetto, un’identità, un modo di stare nel mondo.